sabato 19 maggio 2012

la mia vita..

è da qualche giorno che rifletto sulla mia vita... e mi pongo tanti se, e tanti ma.
Mentre sono sul tram e mi sento la musica e guardo fuori dal finestrino, e richiamo alla mente tutti i miei sogni, i miei progetti. Penso a chi sarei ora se... se ci fosse ancora mio padre.
Vedo la mia vita  così giovane e già piena di rimpianti, o per lo meno di sogni ormai chiusi dentro una bara, questa metafora anche se brutta purtroppo è molto realista, tutti i miei sogni sono chiusi nella bara di mio padre.
In questo periodo ho notato una cosa che un po mi delude, è che sto piangendo di più addosso, vedo tutti i miei progetti finiti, e non perché io non li abbia voluti coltivare ma perché mi sono stati strappati, mia madre mi ha tolto tutto, il mio cane, l'equitazione e adesso il saluto. Il mio cane per me era molto importante, come forse è normale che sia non gli stavo molto dietro soprattutto quando è morto mio padre, ma le volevo bene e per colpa di mia madre me l hanno portata via e sempre per colpa sua non l ho potuta riavere.
Il mio sogno quello di diventare una cavallerizza, stroncato da mia madre, che oltre ad avermi tolto il mio unico sogno mi ha anche fatto perdere un anno di scuola...
Mi sento molto più vulnerabile, molto più di prima... 
Mi sento incompiuta con solo dei piccoli scopi nella vita, ma sopratutto mi sento sola.
Certo non è così perché ho un ragazzo splendido e i suoi genitori sono uno spettacolo e la sorella è sempre molto presente, ma io sono cosciente che loro non sono la mia famiglia.
Le loro risate non sono le mie, e quello che provo loro non lo sanno, neanche io so esprimerlo, mi faccio molto forte e forse non lo sono realmente, o almeno tutto quello che voglio far vedere alla gente è che sono forte. Ma non è così, il mio dolore invece di alleviarsi con il tempo, peggiora!
Dovunque io mi guardi vedo solo vuoto, vedo buio nel mio futuro, anche se mi sto impegnando per essere quello che sogno forse per necessità, o non so, ma voglio essere indipendente, avere una famiglia tutta mia, ma voglio avere la sicurezza di poter stare bene, ecco voglio stabilità , certezze, voglio delle fondamenta solide.
Adesso mia madre non mi parla più non so cosa sia successo, so solo che da una parte penso che sia meglio così anche perché il nostro rapporto è sempre stata solo una falsa, era un rapporto costruito da illusioni.
Ma adesso finche non ho stabilità è brutto, perché ho bisogno di determinate cose da cui poi dipendo gli altri, ad esempio cosa molto stupida, quest'estate dovrei partire con il mio ragazzo per l inghilterra e nonostante io stia facendo enormi sacrifici per mettermi da parte i soldi non possiamo prenotarlo perché la pensione non mi arriva e mia madre non mi lascia i soldi, e mi dispiace, mi dispiace non poter prenotare, mi dispiace forse anche essere così complicata....
Questo fatto di piangere in continuazione mi sembra esagerato, penso sempre che così voglio fare la vittima, ma io non riesco a smettere di pensare che a questo mondo io non ho niente che mi appartiene, non ho un punto di riferimento, in casa c'è mia nonna che non riesco a guardare in faccia perché ho paura, sono consapevole che lei prima o poi si spegnerà ma non riesco a sopportare il fatto di vederla starci insieme volerle bene per poi vederla sparire come è successo a mio padre...
Ho paura a svegliarla di mattina perché ho paura che succeda come mio padre, che per salutarlo l ho trovato io...
Io ho paura, e sono sincera sento proprio il peso di essere da sola... non c'è nessuno che possa farmi sentire veramente a casa, perché nessuno è la mia casa..
Mi sta ritornando quel dolore allo stomaco che avevo dopo la morte di mio padre, sento quella fitta, quella sensazione di mancanza, io sento che la mia vita è incompiuta...
Vorrei non dover scrivere di queste cose, vorrei parlare magari di queste bellissime giornate, delle montagne di libri che cerco di leggere, dei compiti che mi stanno demolendo vorrei parlare di questo maggio, come anche di giugno, ma l unica cosa che mi viene in mente, l unica cosa che io ho costantemente nella mente e non riesco a togliermi è la parola SOLITUDINE...
Tra poco è il mio compleanno, ed io come al solito riceveró da mia madre i soliti auguri per messaggio (anche se mi sa che quest anno non succederà) e poi vorrei stare da sola, vorrei poter essere piccolina ed andare alla pizzeria rosati quella sotto casa con il mio papà a cenare, prendermi la solita bruschetta al ciavuscolo e la pizza marinara, e per dessert il gelato con tanto cioccolato, e ricevere perché no la mia prima macchinetta fotografica, soprannominata il panino per la sua enormità. 
Mi basterebbe il mio papà per essere felice, invece lui non c'è... che senso ha festeggiare se lui non è con me? 
il mio papà che mi chiamava "pupina", "fidanzatina adorata di papà".
Noi forse adesso se lui fosse qua litigheremmo sempre, ma sarebbe il mio pilastro, mi sentirebbe le materie, mi comprerebbe una montagna di libri per invogliarmi a conoscere e per sapere ciò che sa lui... e mi insegnerebbe come va il mondo.
Ma lui non è qui a insegnarmi niente, lui non mi spiega niente, ed io imparo ciò che c'è scritto sui libri, ma sui libri non c'è scritto come si combatte il dolore... perché io vi giuro lo vorrei proprio sapere... 
Alcune volte penso che non vorrei essere mai nata, e forse si sono egoista a ensare una cosa del genere ma la penso perché non riesco quasi più a controllare il mio dolore, ogni volta che mi giro vedo buio, litigo con le mie amiche e vedo buio, da una cosa stupida ne nasce subito una che diventa grossa e mi riporta sempre a un tema principale...
la mia mente mi sembra come una mappa concettuale, con il tema principale BUIO.

4 commenti:

  1. forse dopo la maxi lrzione ti senti un po meglio ma penso che ti va avanti dentro la matvrazione del dolore della perdita di papa quella persona che ti ha scrito ti ha fatto sentire quanto sei stata sballottata ma per amore non voleva lasciarti se ora ti va di piangere piangi senza pensare se pvoi di piangersi addosso il pianto e evolutivo ti scrivero ancora quello che ho scritto adesso non mi basta

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  2. mi dispiace tantissimo ,leggo ,prnso ,commento e poi non riesco a spedire allora il pensiero di oggi è:un po di cemento armato l'abbiamo messo un po ancora ci dobbiamo impegnare

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  3. caro amico (e ti dico amico perchè sto in dolce compagnia)non mi piace per niente che ogni volta mi devo riregistrare.....

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